Fare un passo indietro, lasciare un ruolo professionale o sociale, e godersi l’atterraggio… Felicità, dea sfuggente, inafferrabile, presenza sempre temporanea: vi proponiamo il secondo contributo sul tema, dopo l’articolo del nostro amico Juaquin Otuvas. E noi che pensiamo la felicità come un’ascesa, avremmo l’emozione che quasi ci smarrisce di quando cosa ch’è felice, cade.” (Rainer Maria Rilke)  Molto prima che Fuori Testata chiedesse contributi sulla felicità avevo scelto la chiusa della X Elegia di Rilke come commento (più eretico che poetico, ahimé) al mio profilo di WhatsApp. Povero Rilke: lui opponeva il sussurro della lirica al fragore della tecnica e io saccheggio i versi del suo capolavoro per incastrarli inLeggi altro →

Il Covid ci ha espropriato dei gesti di affetto. Ci scopriamo apprendisti di un nuovo linguaggio della prossimità. Sii dolce con me. Sii gentile.E’ breve il tempo che resta. Poisaremo scie luminosissime.E quanta nostalgia avremodell’umano. Come ora neabbiamo dell’infinità.Ma non avremo le mani. Non potremofare carezze con le mani.E nemmeno guance da sfiorareleggere.  Inciampo in questi versi di Mariangela Gualtieri una sera, e la mia mente non li lascia per giorni. I pensieri vengono all’inizio calamitati dall’apertura – sii dolce con me. Un appello a rispettare la delicatezza di ogni essere umano. Poi s’impigliano nell’accenno al tempo. Ovvio. Da un anno a questa parte, ilLeggi altro →