Il potere creativo delle parole non si esaurisce nel mondo magico dei bambini. Quelle che, da adulti, ci sembrano solo strumenti per descrivere il mondo, nascondono poteri che non possiamo sottovalutare Abracadabra, una parola misteriosa che apre a una dimensione magica, che ci porta nel mondo incantato dei bambini, nel mondo in cui «si trova tutto nel nulla», per citare Leopardi. Io, da instancabile parolaio, ho cercato un po’ in giro e anche se a dire il vero il verdetto non è unanime, sembrerebbe che la parola magica discenda dall’aramaico Avrah kaDabra, che suona pressappoco così: «Con la parola creo». Pensando allora al potere creativo della parola,Leggi altro →

Ricorriamo alla ragione quando l’imprevedibile ci spaventa, quando le salite sono troppo faticose e le discese troppo ripide. Ma la ragione non può tutto e, in certi casi, può illuderci di poter stendere tutte le pieghe, ma è altro che ci servirà “Ma che film la vita, tutta una sorpresa. Attore, spettatore, tra gioia e dolore, tra il buio e il colore”. Cantavano così i Nomadi un po’ di anni fa. Anche loro, come tanti, a cercare di rendere conto degli alti e dei bassi, delle salite e delle discese del vivere. Mi ha sempre affascinato il saliscendi, l’imprevedibilità del vivere, quel brivido di perditaLeggi altro →

Come fanno gli psicologi che tornano a casa a non essere sopraffatti e “appesantiti” dalle storie dei loro pazienti? Come fanno a dormire sereni dopo aver ascoltato storie di sofferenza e di fatica? La chiave è nella relazione, non fuori da essa  Diversi sono i luoghi comuni che si aggirano attorno alla mia professione (come del resto, immagino, a molte altre, se non a tutte), ma la domanda che più spesso mi sento rivolgere è: “Ma poi, la sera, quando torni a casa, non ti senti appesantita da tutte le storie che ascolti?”.  La sera… in alcuni casi, arrivano anche a chiedermi “ma come faiLeggi altro →

Quanto accettiamo qualcosa che accade e che non dipende da noi? quante energie spendiamo a tentare di modificare ciò che non può esserlo e a negare quelle emozioni, spesso negative, che quella frustrazione ci provoca? Dopo più di un anno di chiusura ora sembra di tornare a vivere con le aperture, i vaccini in corso, le vacanze già fatte o da fare a breve. Cosa ha a che fare l’accettazione con le nostre vite in questo momento? E poi, accettare significa dimenticare?Leggi altro →