Sembra essere sempre più difficile avere a che fare con il lutto, il dolore e la morte. Come se non potessero far parte delle nostre vite, come se non ci fosse spazio per contattare quella parte di noi stessi Don… Don… Don…Tocchi di campana, quella grossa, isolati tra loro e distanziati da sei inesorabili secondi. Nove tocchi di campana, poi una sequenza più ravvicinata di due oppure tre tocchi in successione. Già dai primi tocchi la gente, gli anziani soprattutto escono di casa, vanno in strada e chiedono: “Chi è?”, allora una ridda di supposizioni: “Potrebbe essere il marito della Gina, è un po’ diLeggi altro →