Nel dilagare dei servizi di “food delivery”, tra pasti pronti e app che fanno la spesa al posto nostro, mettiamo forse da parte qualcosa che ci appartiene. Mentre risparmiamo il tempo dedicato al cibo, cosa ci perdiamo? Ma ve lo ricordate il lockdown? Quante torte abbiamo preparato, quante lasagne, pizze, brasati, impasti complicati, manicaretti mai osati prima! E ricettari, blog di cucina, video degli chef: ciascuno aveva rispolverato il proprio “Artusi” personale e ne andava fiero. Quando tutto si è fermato, le mani, nelle cucine, hanno cominciato a creare. E mentre il mondo della cura era impegnato fino allo stremo delle forze, a occuparsi delleLeggi altro →

Il format televisivo che drammatizza le gare di aspiranti cuochi è un insulto all’intelligenza e a chi sopporta vere sofferenze  Tre persone improbabili: un palestrato con tatuaggi maori e bicipiti da decatleta, la ragazza che viene dal sud sempre con quel congiuntivo, l’orientale naturalizzata italiana con la lacrima facile che legge la lettera del padre.Un solo elemento comune: un grembiule blu, un grembiule da pasticciere. Siamo alla finale del reality del momento, la sfida dei pasticcieri. Io che arrivo da un paese di campagna ho sempre pensato che il pasticcere fosse un bel mestiere, piuttosto tranquillo, fantasioso e creativo. Da psicologo poi ho sempre pensatoLeggi altro →