La Cappella Sistina che vediamo oggi non è quella di trent’anni fa. In qualche modo, sono proprio due diverse realtà. Quanto c’è del nostro sguardo, parziale e soggettivo, in quella che chiamiamo verità? Quanto dei nostri giudizi, pregiudizi e scorciatoie? Anni fa, più di trenta ormai, mio fratello, che all’epoca frequentava il liceo artistico e già allora era appassionato ed esperto di arte, in un assolato dopopranzo mi intrattenne per diverse ore spiegandomi che stava studiando Michelangelo e in particolare la Cappella Sistina, quelle volte in cui il maestro aveva impresso a imperitura memoria la Genesi e altri passaggi dell’Antico Testamento. Colpiva particolarmente l’atmosfera moltoLeggi altro →

Nella parola fragilità c’è la stessa radice da cui deriva il termine “frammento” e che dice la nostra essenza. Ciascuno di noi non è che una minuscola parte del tutto, una crepa da nulla nell’Universo delle possibilità. Possiamo cercare di nascondere questa ferita e cavalcare il tempo della forza come se non dovesse mai esaurirsi, oppure decidere di assumere la vulnerabilità che ci abita e, attraverso di lei, respirare l’infinito.Leggi altro →