È figlia dell’ansia e genera ansia la mania di misurare con tabelle, graduatorie, statistiche la crescita dei bambini Inizia subito, appena il bimbo esce dalla sala parto. Viene lavato scaldato visitato e misurato.Peso, altezza, carnagione, reazione agli stimoli visivi, uditivi, cinestesici.Poi lo portano ai genitori, sulla culla c’è un cartellino, nome, cognome, peso…«Mio figlio è all’ottantesimo», occhi sgranati, tutti a felicitarsi, alcuni con una punta di invidia. Io penso «Be’ si vede che ci sarà una gara, alla fine chi è al percentile più alto vincerà un premio, il pannolino d’argento». Ti sembra che finisca lì, che sia solo una specie di gioco nevrotico traLeggi altro →

Conviene guardare con tolleranza se non con benevolenza ai cosiddetti ‘placebo’, che a volte sono sorprendentemente efficaci «Una castagna, devi prendere una castagna matta e tenerla in tasca per tutto l’inverno, così niente influenza»Avevo 15 anni e quella tipica voglia adolescenziale di controllare l’insicurezza e la paura attraverso il ragionamento, le idee quadrate e incontrovertibili.Perciò il consiglio non fu accolto, né allora né poi. Mi dava addirittura insicurezza: come essere in sala operatoria prima di addormentarsi e vedere che il chirurgo sfrega un corno in corallo e che l’anestesista estrae il pendolino. Ma ora, col passare degli anni, le certezze si incrinano e adesso sonoLeggi altro →

L’enigma del tempo condensato in poche battute. Luciano De Crescenzo si definiva un uomo d’amore. Raccogliamo tra i suoi tanti lasciti il dono dell’ironia: il sorriso lieve capace di trasportare un pensiero che raggiunge la profondità, senza bisogno di ricorrere a parole difficili. Così quel pensiero arriva, “innamora” e rimane. Leggi altro →