Guida semiseria di filmoterapia per le vacanze Il vostro psicologo è in vacanza o il vostro analista è partito per i consueti due mesi di ferie lasciandovi in balia del caldo e delle angosce estive? Vi sentite abbandonati o avvertite il timore che le manie, le fobie, i pensieri disfunzionali prendano il sopravvento? Non preoccupatevi: la soluzione è al cinema. O meglio, direttamente sul divano di casa vostra. Mettetevi comodi, individuate qual è il disturbo che vi affligge e vi proponiamo la cura. Ecco la prima puntata della nostra guida semiseria di “Filmoterapia estiva”. Paura del nuovo? Ascoltate il richiamo…Darwin ci aveva già messo inLeggi altro →

Può un algoritmo arrivare a creare un rapporto profondo ed emozionale? Forse è solo una questione di tempo Sono una counselor libera professionista: posso forse, al giorno d’oggi, fare a meno di un profilo Instagram? Nonostante il mio animo riservato, ci provo e ne apro uno. Tuttavia fin da subito mi sento inadeguata.  Mi chiedo: io, che per lavoro costruisco relazioni di intimità e fiducia, come posso lavorare nel salotto del gossip, dell’amicizia catturata con un click, del commento istantaneo, dei cuoricini e dei pollici alti? Insomma: è possibile su Instagram creare relazioni intime, curate, “calde”, quelle che piacciono a me? Mi viene allora in menteLeggi altro →

Dedicato a quelli che vogliono ridurre alla ragione tutto ciò che è animale ed emotivo in noi…  Avvertenza: è consigliabile la lettura di questo brano praticando una sistematica disattenzione anche incoraggiata dall’assunzione non molto misurata di alcolici che possano ottundere a sufficienza la vista precisa e razionale. In ogni caso non si tratta di una cosa seria.   “Voglio solo capire il perché! Questo mi basta” Quante volte ho sentito queste parole e tutte le volte, davvero tutte le volte, mi viene l’associazione con la canzone di De Gregori: “… e non c’è niente da capire…” La prima cosa che sentiamo tutte le volte che laLeggi altro →

Non esiste comunicazione, né sviluppo, né crescita, senza un rapporto diretto tra attore e spettatore Cos’è questo silenzio. Perché ve ne state lì seduti muti, come fantasmi. Perché non applaudite: eppure siete venuti qui per me. Il vostro silenzio è peggio degli schiamazzi: un attore ha bisogno del pubblico. Voi volete condannarmi ad essere un cadavere vivente! Prima mi ubriacate con i vostri applausi e poi mi biasimate, perché non sono rimasto sobrio. Mi innalzate su ai vertici della gloria, ma poi pretendete che non mi dia alla testa! Voi volete che io sia tutto fiamma, ali per librarmi sopra i cieli e trascinarvi suLeggi altro →