La sfiancante lotta per evitare l’inevitabile
Anche se apparentemente dolore e sofferenza possono sembrare sinonimi, la differenza è sostanziale. Per la filosofia Zen, per esempio, il dolore è inevitabile, mentre la sofferenza è opzionale. Una domanda apparentemente inutile, come spesso molte domande appaiono: che differenza c’è tra dolore e sofferenza? Sono la stessa cosa o sono sinonimi? Ad andare di corsa, come normalmente ci siamo abituati ad andare, si direbbe che in fondo siano la stessa cosa; a ben guardare, però, a voler spaccare il capello se non in quattro almeno in due, le cose stanno diversamente. Nella filosofia Zen viene spiegata bene questa cosa del dolore e della sofferenza, quasiLeggi altro →
Relazioni, impariamo a coltivare la mente che non sa
Comprendersi significa conoscersi? Fino a che punto? La profonda conoscenza dell’altro può a volte portare con sé la perdita dell’ascolto e della comprensione. Ecco che, forse, «restare sulla soglia» può essere d’aiuto. «Non ci capiamo più!». Quante volte abbiamo sentito dire questa frase o l’abbiamo pronunciata noi stessi. Quanta sofferenza nel vedere che l’altro, magari amico di sempre o compagno di una vita (o a volte anche il professionista della relazione d’aiuto), non ci comprende più. Ma cosa vuol dire comprendere? Curioso paradosso: le persone più si conoscono e più rischiano di non riuscire più ad ascoltarsi, a comprendersi. Eppure, si direbbe, quando una personaLeggi altro →
Alla ricerca della giustizia senza perdere di vista la misericordia
Quando possiamo dire che di fronte a un torto è stata fatta giustizia? Se è la vendetta a guidarci, non facciamo che proseguire proprio in quella modalità che abbiamo criticato o contro cui abbiamo lottato «[…] e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, prima di genuflettermi nell’ora dell’addio, non conoscendo affatto la statura di Dio». Così Faber, il maestro poeta e cantastorie della pochezza umana, ci racconta la storia di un nano che silenziosamente e caparbiamente riesce a studiare e a diventare giudice. Finalmente, dunque, raggiunta la statura elevata che il suo ruolo gli dà, riesce a compiere la sua vendettaLeggi altro →
Come salvarci dalla dittatura delle notifiche
La nostra vita è scandita dalle notifiche: chat, social e mail nello smartphone che è parte integrante del nostro quotidiano, delle nostre relazioni e delle nostre vite. Molti lamentano e soffrono un elevato livello di stress dovuto proprio alla necessità di rispondere agli innumerevoli stimoli che punteggiano le nostre giornate e parcellizzano la nostra attenzione. Notifiche, chat, risposte, chat di gruppo, altre notifiche… Il nostro quotidiano è scandito da messaggi continui che partono e arrivano come gli aerei sulla pista di un grande hub internazionale. Quelli delle chat di gruppo, poi, raggiungono velocità inaudite, dato il numero di partecipanti, senza considerare che c’è il gruppoLeggi altro →
Si può ancora curare il dolore?
Una rappresentazione teatrale e un testo poetico mettono in scena il dolore del mondo, ma anche la speranza e la possibilità di ricondurci al bene, alla bellezza, a una fratellanza dimenticata e alla comunione dell’uomo con ciò che lo circonda Quando scrive di dolore Mariangela Gualtieri, una delle più ispirate e potenti poetesse contemporanee, lo fa, per così dire, in maniera planetaria, coinvolgendo tutti, umani e animali, utilizzando archetipi e mettendo in scena un furore dionisiaco, un urlo esasperato e al tempo stesso un’urgenza di gioia e di amore, rinunciando però a «retorica e miele», come lei stessa sostiene. Mi riferisco a Paesaggio confratello rotto (Einaudi), una trilogia teatraleLeggi altro →
Platone e la rivoluzione dentro la caverna
Spezzare le catene, cambiare direzione, in qualche modo fare rivoluzione: ecco cosa ci dice il grande filosofo greco nel mito della caverna. Ricordandoci ancora una volta che le grandi domande che ci inquietano oggi sono quelle che sempre hanno mosso l’animo umano A volte accade di rileggere cose lette in passato, magari dei tempi della scuola, di quando leggere magari era legato al senso del dovere, alla paura delle interrogazioni, a tutte quelle preoccupazioni che a quindici anni è quasi d’obbligo farsi. Ma a frequentare gli stessi posti a distanza di anni si scopre che si riescono a vedere altre cose. Il mito della cavernaLeggi altro →
“Vi ho ascoltato…”
Cosa vuol dire ascoltare? In un mondo incomprensibile la via dell’ascolto è l’unica via che porta non solo alla comprensione dell’idioma ma a comprendere il sistema di valori, gli stili, la cultura.Leggi altro →
La sofferenza? È un fatto culturale
Come si affronta e come si è affrontata nei secoli che ci hanno preceduto? Quando è successo che da fatto della vita è diventata malattia da curare? Avere a che fare con la sofferenza non è una scelta, ma il come farlo, come trattarla e considerarla, dipende da noi Nel corso del tempo lo abbiamo chiamato in mille modi: male di vivere, dolore, melanconia, nostalgia, acedia… La fatica di stare al mondo arriva dalla notte dei tempi, da quando l’uomo comprende che il vivere e il morire non sono semplicemente legati ai fatti del mondo. Allo stesso modo in cui i bambini piccoli a unLeggi altro →
La sofferenza? È un fatto culturale
Come si affronta e come si è affrontata nei secoli che ci hanno preceduto? Quando è successo che da fatto della vita è diventata malattia da curare? Avere a che fare con la sofferenza non è una scelta, ma il come farlo, come trattarla e considerarla, dipende da noi Nel corso del tempo lo abbiamo chiamato in mille modi: male di vivere, dolore, melanconia, nostalgia, acedia… La fatica di stare al mondo arriva dalla notte dei tempi, da quando l’uomo comprende che il vivere e il morire non sono semplicemente legati ai fatti del mondo. Allo stesso modo in cui i bambini piccoli a unLeggi altro →