La sofferenza? È un fatto culturale
Come si affronta e come si è affrontata nei secoli che ci hanno preceduto? Quando è successo che da fatto della vita è diventata malattia da curare? Avere a che fare con la sofferenza non è una scelta, ma il come farlo, come trattarla e considerarla, dipende da noi Nel corso del tempo lo abbiamo chiamato in mille modi: male di vivere, dolore, melanconia, nostalgia, acedia… La fatica di stare al mondo arriva dalla notte dei tempi, da quando l’uomo comprende che il vivere e il morire non sono semplicemente legati ai fatti del mondo. Allo stesso modo in cui i bambini piccoli a unLeggi altro →
La sofferenza? È un fatto culturale
Come si affronta e come si è affrontata nei secoli che ci hanno preceduto? Quando è successo che da fatto della vita è diventata malattia da curare? Avere a che fare con la sofferenza non è una scelta, ma il come farlo, come trattarla e considerarla, dipende da noi Nel corso del tempo lo abbiamo chiamato in mille modi: male di vivere, dolore, melanconia, nostalgia, acedia… La fatica di stare al mondo arriva dalla notte dei tempi, da quando l’uomo comprende che il vivere e il morire non sono semplicemente legati ai fatti del mondo. Allo stesso modo in cui i bambini piccoli a unLeggi altro →
Non serve la violenza per essere forti
La forza ha a che fare con la violenza? E la rabbia come la gestiamo? La strada per comprendere quello che la mente a volte rifiuta di guardare resta quella del maneggiare, del gestire, dell’avere sempre a che fare con quella parte di noi che meno conosciamo, che più vorremmo nascondere. E alla quale fatichiamo a dare un nome «Opporre alla ragione della forza, la forza della ragione». Mi risuona questa frase, sentita nella mia Valsesia in riferimento alla seconda guerra mondiale e alla lotta di resistenza partigiana. Quello che appare come un gradevole gioco di parole rimanda a due aspetti fondamentali: se alla ragioneLeggi altro →
Paura di vincere
Una bella pagina, un film arguto che ci regala una riflessione controintuitiva ma eternamente attuale, la fuga dal vincere come paura della responsabilità che ne consegue; per dirlo con le parole di Emanuele Severino: “siamo Dei che si credono mortali”Leggi altro →
Quel collo di bottiglia da cui non riusciamo a uscire
Le strettoie della mente, quelle che a volte noi stessi costruiamo, sono quelle più difficili da cui liberarsi. Trappole che ci bloccano, impedendoci di vivere una vita piena e creativa. Per superarle, a volte, serve cambiare il punto di osservazione e uscire dal seminato Racconta il filosofo: le vecchie trappole per mosche erano costituite da una bottiglia con un collo molto lungo, che, largo all’imboccatura, si restringeva via via, sempre più. Le mosche si avventuravano facilmente all’interno della bottiglia ma, arrivate in fondo al collo stretto, rimanevano intrappolate. Questo accadeva perché «la stretta estremità inferiore, attraverso cui la mosca si era introdotta nella bottiglia, nonLeggi altro →
L’intelligenza artificiale è più umana di quel che sembra
10/07/2024 I chatbot di IA prenderanno il posto degli essere umani? Lo scenario appare spaventoso, ma è davvero questa la domanda da porsi di fronte agli sviluppi dell’intelligenza artificiale? «Sai scrivere una poesia nello stile di Montale?». «Certamente!», mi risponde ChatGPT, e mi scrive una poesia, ahimè scadente, che riecheggia il Maestro. Allora rilancio: «Mi riscrivi la stessa poesia nello stile di Szymborska?». «Certamente!», e tre secondi dopo la poesia è la stessa ma, per esempio, al posto del sostantivo «malinconia» trovo «curiosità». «Be’», la rimprovero, «ma la poetessa è molto più ironica di così». «Hai ragione!», mi risponde la chat intelligente, e, dopo soliLeggi altro →
L’insonnia della ragione genera mostri
Sempre alla ricerca della ragione, della spiegazione, della razionalità, ci ritroviamo inevitabilmente ad avere a che fare con tutto ciò che non possiamo controllare, che è emozione, viscere e vita «Finalmente ho capito!»: quante volte abbiamo esclamato frasi simili. Lyu Tang, nel suo libro L’importanza di capire, rende con parole sicure e chiare la sensazione di essere attirati su un terreno sicuro e protetto tutte le volte che la ragione trionfa, tutte le volte che, in qualche misura, sentiamo di aver messo in sicurezza un angolo della mente nel quale albergava una domanda che non aveva ancora ricevuto una risposta. Tutto il percorso di crescita, almenoLeggi altro →
Pensarsi ed essere pensati, dov’è il cuore del cibo?
Nel dilagare dei servizi di “food delivery”, tra pasti pronti e app che fanno la spesa al posto nostro, mettiamo forse da parte qualcosa che ci appartiene. Mentre risparmiamo il tempo dedicato al cibo, cosa ci perdiamo? Ma ve lo ricordate il lockdown? Quante torte abbiamo preparato, quante lasagne, pizze, brasati, impasti complicati, manicaretti mai osati prima! E ricettari, blog di cucina, video degli chef: ciascuno aveva rispolverato il proprio “Artusi” personale e ne andava fiero. Quando tutto si è fermato, le mani, nelle cucine, hanno cominciato a creare. E mentre il mondo della cura era impegnato fino allo stremo delle forze, a occuparsi delleLeggi altro →
Ricordati chi sei
Ricordati chi sei: il difficile passaggio, raccogliere l’eredità dei padri e divenire ciò che siamo. in un tempo in cui abbiamo nascosto la fatica e la sofferenza della vita, prendere contatto con la naturalezza della morte e la fisiologica fatica dell’esistere può essere utile.Leggi altro →
Da (troppo) vicino proprio nessuno è normale
Adulti distanti e punitivi, quelli del passato. Adulti vicini e spaventati, quelli del presente. Senza la giusta distanza (e la giusta vicinanza) è la relazione con i nostri figli e i nostri alunni che rischiamo di perdere Sarà capitato anche a voi vedere in TV le riprese di una superficie perfettamente pulita analizzata al microscopio: più ci avviciniamo e più appaiono imperfezioni; quella che era una superficie liscia e perfettamente piana appare ora come un susseguirsi di avvallamenti, salite e discese, piene di organismi, di sporcizia, granelli che al microscopio appaiono come massi. A volte, mi dico, è tutta una questione di prospettiva, di distanze,Leggi altro →