Cosa ci spaventa della morte? Qual è il movente segreto che l’ha condannata all’ostracismo nella nostra cultura e nella nostra contemporaneità? Secondo Emanuele Severino, la morte è vittima di un grande inganno, che nasconde altre possibilità di lettura. Il richiamo del filosofo può apparire incompatibile con il razionalismo più spinto o con certe visioni celebrative della materia, che in fondo ci rassicurano, perché ciò che vediamo, tocchiamo e manipoliamo è in qualche modo sotto il nostro controllo. Eppure anche certe frontiere della scienza non possono escludere che la morte non sia la fine.
2020-03-24
pensiero bellissimo, ma si potrebbe chiedersi quale è la differenza tra l’annientamento o l’infinito proseguire oltre il dolore che caratterizza la nostra vita. E’ difficile non chiederselo, anche se è ovvio che è una domanda senza senso.