Dedicato a quelli che vogliono ridurre alla ragione tutto ciò che è animale ed emotivo in noi…  Avvertenza: è consigliabile la lettura di questo brano praticando una sistematica disattenzione anche incoraggiata dall’assunzione non molto misurata di alcolici che possano ottundere a sufficienza la vista precisa e razionale. In ogni caso non si tratta di una cosa seria.   “Voglio solo capire il perché! Questo mi basta” Quante volte ho sentito queste parole e tutte le volte, davvero tutte le volte, mi viene l’associazione con la canzone di De Gregori: “… e non c’è niente da capire…” La prima cosa che sentiamo tutte le volte che laLeggi altro →

Ecco le mie risposte a chi mi chiedeva in che cosa consiste e a cosa serve il mestiere di psicologo  “L’amico è il terzo, dopo io e me… è il sughero che impedisce ai primi due di sprofondare nell’abisso” Friedrich Nietzsche nel suo “Also spracht Zarathustra” dipinge così la funzione della relazione, come l’unico supporto che possa evitare un avvitamento su se stessi in un soliloquio alienante ed esiziale.  Certo il Maestro ben conosceva i rischi del parlare da soli, dell’avere solo “io” e “me” come interlocutori. Lui che per lunga parte della vita aveva frequentato il manicomio conosceva bene la solitudine profonda di chiLeggi altro →

Quando i protocolli finiscono per discriminare ulteriormente i pazienti con problemi mentali “La prima classe costa 1000 lire, la seconda 100, la terza dolore e spavento e puzza di sudore dal boccaporto…” Cosi un giovane Francesco De Gregori descrive il mondo ai tempi del Titanic, un mondo in cui non solo viaggiare ma anche morire aveva le sue priorità e regole. Regole, di questi tempi ne abbiamo viste tantissime, multiformi, buone per arrivare alla fine della settimana e per andare a leggere gli aggiornamenti e i comportamenti da tenere. Come mi è già capitato di scrivere, a mio modo di vedere la fase più delicataLeggi altro →

In pericolo c’è la salute non la socialità: perciò chiamiamolo distanziamento sanitario “Mastica e sputa, da una parte il miele… Mastica e sputa, dall’altra la cera”… Faber sempre il nostro Faber poeta e come direbbe Heidegger “guardiano della casa dell’essere”, che sembra indicarci la via, sembra tracciare con mano ferma e sobria la strategia di sopravvivenza per vivere. Separare l’essere dal non essere, il grano dal loglio, il male dal bene. Tutta la nostra vita, sia quella del corpo sia quella della mente, è segnata da questa che possiamo riassumere come una funzione essenzialmente digestiva: assumiamo tutto intero ciò che il mondo ci propone eLeggi altro →

Due ricercatori della Cornell University hanno analizzato la distorsione cognitiva che rende l’ignorante sicuro di sé McArhur Wheeler, 45 anni, 120 chili di peso per 180 centimetri di altezza si presenta a volto scoperto in banca, armato di pistola, ed effettua una rapina.  Due giorni dopo si dimostra esterrefatto per il fatto che la polizia sia riuscito a catturarlo… esterrefatto perché convinto di essere invisibile alle telecamere. «Eppure me ne sono messo un sacco di succo di limone in faccia, non capisco come abbiate fatto a capire…» Già, il buon Wheeler era convinto che il succo di limone avrebbe in qualche modo neutralizzato le telecamereLeggi altro →

Mi ha fatto male l’infelice battuta di un governatore che sembra non aver colto il valore profondo dell’attività scolastica in presenza  L’ironia, l’ironia è una gran cosa, una di quelle difese del nostro io che lo stesso Sigmund Freud, nella sua psicopatologia della vita quotidiana, ritiene essere la risorsa più grande possibile, aiuto assolutamente insostituibile nei momenti di grande difficoltà della vita.  Mi ha fatto però proprio male l’infelice ironia di quel governatore narcisisticamente compiaciuto della propria verve, che con l’amaro in bocca e un sardonico atteggiamento ha schernito la bambina rea solo di avere in modo sincero e forse inaspettato dichiarato che ama laLeggi altro →

La toccante esperienza di uno psicologo in una unità ospedaliera che lotta contro il Covid 19 “Bisogna mettere due paia di guanti”:  “Perché, la bestia li può bucare?” “ No”, sorride il collega esperto in malattie infettive, “perché quando togli il destro poi avresti la mano nuda a togliere il sinistro e lì… entra”.  Poi ci sono le mascherine e i camici in tnt, togliere appena fuori dal reparto, poi le sovrascarpe, poi occhio ai gesti di autocontatto….. Comincia così la mia esperienza in Psycological Unit Covid-19, già perché se i preti parlano in latino ed i filosofi in greco, da un po’ gli psicologiLeggi altro →