“La coppia perfetta: un po’ di proibizione e molto gioco”. Citiamo Roland Barthes in uno dei suoi Frammenti di un discorso amoroso per commentare questo video, che racconta la nascita di un amore e la sua ultima stagione, con il gioco a fare da collante tra la prima e l’ultima scena. All’inizio il gioco si insinua in una parola – “imbroglione” – bisbigliata all’orecchio di un uomo anziano e fragile. Poi arriva il flashback, che riporta l’uomo e la sua compagna di vita indietro nel tempo. Qui, i protagonisti sono ragazzini e il gioco si traveste da scherzo: è la provocazione di chi non prende sul serio il desiderio dell’altro e pone una sfida apparentemente impossibile, forse per salvarsi dall’impegno di una risposta. Ma il desiderio scava nei cunei della realtà, fino a inventare la propria strada perché la sfida impossibile diventi un’occasione. E allora il gioco si fa serio. A legare tutti i fotogrammi c’è un’atmosfera di leggerezza che ci piace molto, perché spesso è lei l’ingrediente che permette di attraversare le nuvole dell’esistenza, anche quando si gonfiano di pioggia e minacciano tempesta. Alla fine della storia, quando è soltanto uno dei due a tenere insieme i pezzi della vita di coppia e a tessere il filo della memoria, è ancora il gioco a riannodare l’intesa. Che resta. E, spesso, basta.
2021-12-21