Ci ha lasciato ieri Giulio Giorello, fine studioso capace non solo di gettare un ponte tra sapere umanistico e conoscenza scientifica, ma anche di guardare da quel ponte alle poliedriche espressioni dell’umano con un rigore aperto alle sfumature calde delle emozioni e dell’affettività. Qui la riflessione di Giorello scava nelle parole Libertà, Intelligenza, Forza, Conformismo, Individuo. E in poco più di sette minuti ci sembra condensare il senso profondo della sua ricerca. Oltre gli schemi precostituiti, in uno slancio che abbraccia biologia e arte, in una difesa dell’essere umano e della sua singolarità che pure accoglie senza nessuna tracotanza tutto il vivente. In questo momento, il suo messaggio ci sembra avere una valenza di cura. Forse addirittura un richiamo politico. Gli siamo grati anche per questo.

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